martedì 10 dicembre 2013

I forconi di casa nostra.

Nutro profondissimo rispetto verso tutti coloro che, esasperati da una condizione di progressivo impoverimento, scelgono di stringersi nelle piazze per far giungere ai governi le proprie troppo spesso inascoltate voci. Ne comprendo le ragioni, tutte.
Ma c'è una cosa che non sopporto e che per me rende vana ogni sana forma di dissenso e protesta: la violenza, il terrore, le minacce, il qualunquismo, i fascismi, la guerra tra poveri.
In città da ieri c'è un clima di morte: commercianti e lavoratori di vario tipo, gli stessi che pagano nella stessa misura gli effetti delle politiche di austerity che si contestano, minacciati da un branco di fascisti urlatori che a calci e pugni sbattono contro vetrine e saracinesche. Insieme a questi, composite masse di ultras, frequentatori abituali di sale gioco, scommettitori e poi giovani ragazzetti con occhiali da sole rayban, gucci, persol, iphone 5 in tasca, calzoni e giubbotti di marca, soldi per acquistare la marjuana, i cocktail e le birre. Insieme a questi, disoccupati veri, precari veri, studenti che si mantengono agli studi lavorando come camerieri. Mi dispiace per questi ultimi, ma l'orda di selvaggi che li accompagna rende muto il loro profondo grido di dolore.
I commercianti, quelli a cui da giorni impediscono di lavorare, quelli a cui tolgono con la forza la "libertà" di scegliere se aderire o meno alla protesta,  sono lavoratori in crisi quanto il resto di cittadini. Hanno i negozi pieni di merce che non vendono e sperano proprio nel periodo natalizio per metter su qualche soldino in più. Hanno fitti da pagare, tasse. Come noi tutti. Idem tutti i lavoratori bloccati sulla strada da posti di blocco realizzati dai tipacci di cui sopra, quelli che "le mogli a lavare i portoni e loro alla match point".
La Democrazia che è scritta nella nostra Costituzione non è quella della violenza, della sopraffazione. E' una Democrazia che nasce con grande fatica proprio dopo un grigio periodo di soppressione delle libertà. Promuove una comunità aperta e solidale, una società che attua forme civili di convivenza e che garantisce e tutela i DIRITTI di tutti e le LIBERTA' di tutti: a lavorare, a protestare, a non protestare. 

Chi, ignorando (nel senso più vero del termine) la propria carta fondamentale, toglie all'altro la libertà non avrà mai la mia solidarietà. Che sia cittadino semplice o cittadino con responsabilità di governo.
Come ha giustamente scritto l'amica Mariella, "se il tuo simile ha paura dei tuoi metodi, non hai scaturito una sana protesta ma il terrore. Così si faceva nel ventennio fascista."

Italiani, se siamo esasperati - e lo siamo - agitiamoci, ma con forza propulsiva e propositiva, organizziamoci perché la nostra protesta abbia forza, studiamo, perché la nostra protesta sia intelligente (diosalvigramsci). Perché disorganizzati, violenti e fomentati dalla gente sbagliata rischiamo di creare una frattura profonda solo tra di noi, che invece dovremmo essere solidali. E "loro" continueranno a decidere cose distanti anni luce dalle nostre necessità.

P.S. Spero vivamente che le forze dell'ordine si attivino per garantire sicurezza e serenità a tutti gli esercenti e i cittadini sollecitati con minacce dai sobillatori.

3 commenti:

  1. Gentile Giuliana, sono d'accordo con te su tutto tranne una cosa: perché definire "fascisti" questi individui e non "comunisti"? In fondo in Unione Sovietica nel 1917 pare sia tutto cominciato così...... In fondo la voglia di distruggere i ricchi, i commercianti, l'economia florida ma non per tutti parte proprio da quella ideologia..... Mi fa piacere notare che l'8 settembre continui a sinistra, nonostante tutto.....Buona serata.

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  2. Personalmente sono stato in 2 presidi e non ho visto fascisti ne bandiere diverse da quelle italiane, ho letto volantini e parlato con i ragazzi del servizio d'ordine, si parla di cttadini comuni di idee politiche anche diverse, ma nessun partito neppure i grillini.
    E' troppo facile dare da 60 anni la colpa a i fascisti di ogni cosa e ora anche per screditare il movimento dei Forconi. I violenti vanno isolati certo, ma io a Trieste ho visto cartelli sulle saracinesche chiuse dei negozi con cartelli che dicevano piu' o meno "CHIUSO PER ADESIONE ALLA MANIFESTAZIONE" e sotto le motivazioni della protesta.
    Lo capite o no che siete finiti, che con PRODI prima introduzione dell'Euro a condizioni sbagliate e il sostegno a MONTI poi, avete raggiunto il capolinea, non vi crede piu' nessuno.
    Io spero che non ci sara' violenza, ma se dovesse esserci sara' solo colpa vostra "Quando un governo non fa cio' che vuole il popolo, va cacciato anche con mazze e pietre" Non lo ha detto un fascista ma Sandro Pertini

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    1. citare Pertini che si è speso in prima persona perché le cose cambiassero non credo sia opportuno in questa circostanza ... Lei a Trieste noi a Barletta abbiamo visto sotto il Palazzo di città gente diversa ... io per le strade ho ascoltato le lamentele dei commercianti che sono costretti a tenere i negozi chiusi .... nessuno eccetto gli estremisti di destra canta l'inno d'Italia mentre sfila, e intima con violenza ai cittadini la condivisione della propria scelta ..."siete finiti"?! ritiene che chiunque faccia politica sia colluso con un sistema, facile generalizzare ... ma Lei quando vota lo fa con coscienza o per induzione ... ammesso che voti e non faccia parte dell'enorme massa che si rifiuta perché tanto non cambierà nulla criticando chi invece quotidianamente si batte per cambiarle le cose?! ... la violenza c'è già ma io non mi sento colpevole, nonostante la pressione fiscale sul mio compenso sia più del 40% e devo lavorare dalle 7.30 del mattino sino alle 21.30 (ad andar bene) ... ricompresa nel popolo delle P.Iva senza alcun diritto, nonostante verso una quota annuale alla Gestione separata INPS senza avere certezza di poter riscuotere la pensione ... ritengo che le proteste debbano essere democratiche ed indirizzate ai "decisori" e non a creare disagi agli stessi cittadini...

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