martedì 25 febbraio 2014

Speciale cure domiciliari: il nuovo ASSEGNO DI CURA.


Al via da ieri, 24 febbraio, il nuovo assegno di cura.
Fino al 2013 le tipologie di Assegno di cura erano tre: quello per persone affette da SLA, quello per persone non autosufficienti e l’Assistenza indiretta personalizzata. Questa articolazione ha sortito diverse criticità. Di qui l'esigenza di ridisegnare il sistema.

A partire da quest’anno, in Puglia, restano attivi gli Assegni di cura per i pazienti affetti da SLA (sindrome laterale amiotrofica) e SMA (atrofia muscolare spinale) e a questi sono affiancati i nuovi Assegni di cura per pazienti riservati ai non autosufficienti gravissimi.

La grande novità del nuovo assegno di cura è che si tratta di uno strumento unico che sostituisce e comprende sia il vecchio assegno di cura per le persone non autosufficienti, sia l’Assistenza indiretta personalizzata. Inoltre le modalità di gestione della suddetta misura dovrebbero ridurre al minimo i tempi di concessione dell’Assegno e non dovrebbero alimentare aspettative da parte di persone non aventi diritto.

Le prime novità riguardano proprio le patologie delle persone potenzialmente beneficiarie. Sono state, infatti, aggiornate le patologie rare affini alla SLA che rientrano nel novero delle patologie ammissibili per l'assegno di cura. 
Possono presentare la domanda per accedere all'Assegno di Cura/SLA i pazienti affetti da:
  • SLA
  • SMA
  • Demenza frontotemporale (FTD)
  • Atrofia Muscolare Spinale Progressiva sporadica
  • Atrofia muscolare bulbo-spinale progressiva (Malattia di Kennedy)
  • Paraparesi Spastica Ereditaria (SPG)
  • Sclerosi Laterale Primaria
Possono presentare la domanda per accedere all'Assegno di Cura per non autosufficienti gravissimi:
  • I priorità: pazienti in coma, stato vegetativo o di minima coscienza, che perduri da oltre 1 mese alla data di presentazione della domanda di accesso al beneficio;
  • II priorità: pazienti affetti da patologie gravemente invalidanti, che ne determinino la dipendenza continuativa e vitale per la respirazione assistita e per l'alimentazione indotta;
  • III priorità: pazienti affetti da patologie gravemente invalidanti, che ne determinino la dipendenza continuativa e vitale per la respirazione assistita o per l'alimentazione indotta;
  • IV priorità: pazienti affetti da patologia rara, gravemente invalidante, neurodegenerativa o cronicodegenerativa non reversibile, di particolare impegno assistenziale (quali a titolo meramente esemplificativo la Corea di Huntington, la Sindrome di Rett, la Distrofia di Duchenne).
È evidente che si intende garantire l’Assegno di cura prioritariamente a gravissimi non autosufficienti, a prescindere dal reddito individuale. Solo successivamente alla presa in carico di questi pazienti, e in presenza di eventuali economie, sarà possibile estendere la presentazione delle domande per altri anziani parzialmente non autosufficienti ed affetti da patologie meno gravi o non rare.

Inoltre gli importi dell’Assegno di Cura, per effetto di una disposizione normativa approvata dal Consiglio Regionale in sede di approvazione della Legge Finanziaria per il 2014, sono stati aggiornati: vanno da un minimo di 500 euro mensili, alla diagnosi certa, a 1000 euro per carichi assistenziali intermedi, ad un massimo di 1.100 euro al mese, nella fase di maggiore aggravamento della malattia e del carico assistenziale.

Anche per gli Assegni di cura per gravissimi non autosufficienti si registrano tante novità. L’importo è unico, pari a 600euro mensili e 7.200euro annui. Si tratta di uno degli importi più elevati tra quelli assicurati dalle diverse Regioni italiane. 

L’assegno di cura sarà assegnato al nucleo familiare del paziente non autosufficiente esclusivamente nell’ambito di un PAI -Progetto Assistenziale Individualizzato, costruito dall’UVM distrettuale, purchè integrato da prestazioni domiciliari SAD, ADI o sanitarie.

Cambia, inoltre, in questo caso, la modalità di gestione delle domande e delle concessioni dell’Assegno di Cura, tutta centrata sull’organizzazione delle ASL, con accesso condizionato e filtrato per priorità di condizioni di non autosufficienza.

Nuova anche la modalità di ammissione delle domande che sarà rigorosamente “a sportello” fino all’accoglimento di un numero massimo di 2.500 domande, questo al fine di dare risposte rapide agli aventi diritto e non creare aspettative esagerate.

E' possibile presentare le domande esclusivamente, pena l’esclusione, on line a partire dalle ore 12 di ieri, 24 febbraio 2014. L’istanza di accesso al contributo dovrà essere compilata esclusivamente su piattaforma dedicata on line accessibile cliccando qui 
dal soggetto beneficiario (assistito) ovvero da altro soggetto richiedente, secondo il modello di domanda consultabile on line. Alla domanda deve essere allegata la documentazione attestante la diagnosi (rilasciata da struttura ospedaliera o sanitaria specialistica del SSR pugliese o di altra Regione italiana, o con essi convenzionata) e la carta di identità in corso di validità del soggetto richiedente. Dopo la domanda on line, su richiesta del responsabile amministrativo, sarà presentata l’ulteriore documentazione cartacea per completare il fascicolo per l’UVM. 

Dal 24 febbraio fino al 30 aprile 2014 possono presentare domanda on line i nuclei familiari di persone con patologie riconducibili alle prime quattro priorità indicate nelle Linee guida. 

A partire dal 5 maggio 2014, se le risorse disponibili dovessero consentirlo, sarà possibile effettuare la domanda anche per quei nuclei familiari di persone con patologie riconducibili alla quinta priorità indicata nelle Linee guida.

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