martedì 29 luglio 2014

La Commissione Affari Sociali è bloccata.

la VI Commissione consiliare permanente, Affari Socio-sanitari, Sport e Tempo libero, è bloccata.

Sì, l’ho detto ieri sera in Consiglio comunale rivolgendomi ai pochi consiglieri presenti, al Sindaco e alla Presidenza del Consiglio. 
L’ora era tarda e l’attenzione scarsa, ma il luogo - sì - era quello giusto. E non me ne vogliano i colleghi che pensano che la cosa vada discussa “nella maggioranza”. No, mi dispiace. Il problema attiene l’intero organo consiliare e, più in generale, il funzionamento dell’Istituzione comunale. 
Una delle otto commissioni consiliari permanenti previste dal nostro Statuto, costituite e nominate da apposita delibera del Consiglio Comunale, non è insediata. Una delle otto braccia operative dell’Istituzione consiliare al momento non esiste. Ed è cosa molto seria e pericolosa. E’ seria perché rende monco nelle sue attività l’organo consiliare nella sua interezza. Pericolosa perché non consente che sia effettuata l’attività di controllo, proposta e vigilanza sull’attuazione delle deliberazioni consiliari, sulla gestione del bilancio e non solo (cito testualmente lo Statuto comunale).

Personalmente non mi appassiona affatto la sterile polemica su chi debba diventarne presidente, né le strumentalizzazioni che alcune forze politiche intendono fare. Per me qualsiasi consigliere ha la dignità per poter rappresentare quel ruolo. Mi interessa solo che la commissione possa lavorare. 
Sono stata eletta per svolgere esattamente quei compiti di cui sopra: vigilare, controllare, proporre. Se mi viene impedito, c’è un problema di funzionamento delle istituzioni democratiche e di rappresentanza di cui il Sindaco e l’intero Consiglio devono farsi carico e tentare di risolvere. 
Aggiungo che parliamo di una delle commissioni più importanti, quella che dovrebbe occuparsi dei Servizi Sociali della nostra città (oltre che di Sport e tempo libero). E sappiamo tutti, la cronaca ci aiuta, quante e quali emergenze sociali vive la nostra comunità.

Due precisazioni rispetto all’articolo della sempre attenta e vigile redazione di Barlettaviva.it, che ringrazio per aver dato eco al mio appello (http://www.barlettaviva.it/notizie/commissione-affari-sociali-ferma-come-quella-ai-lavori-pubblici-nello-scorso-autunno/).
Le convocazioni ricevute, dal giorno del subentro del nuovo componente nella commissione, sono state tre (19/06,  26/06, 10/07) e sono state tutte invalidate per, rispettivamente, un vizio di forma (la prima) e assenza del numero legale (la seconda e la terza, alla quale eravamo presenti in due: la sottoscritta e il consigliere Grimaldi). 

Dunque, al consigliere di opposizione che invitava a discutere fuori dal Consiglio questi problemi, ritenuti “interni alla maggioranza”, chiederei di “invitare” con la stessa veemenza i consiglieri suoi colleghi dell’opposizione a rispondere alla convocazione presentandosi ed esprimendosi con un voto e non già ad assentarsi. Perché dovrebbe essere grande interesse delle forze di minoranza vigilare e controllare l’attività dell’Amministrazione e contribuire ad essa con delle proposte. Lo stesso invito al senso di responsabilità, più accorato ancora, va ai consiglieri della maggioranza, o meglio, al consigliere, che finora non presentandosi ha impedito che si svolgesse la regolare votazione del Presidente necessaria all’avvio delle attività della commissione.

No, perché…
…non vorrei che ci ricordassimo che esistono le commissioni solo quando c’è da esprimere un parere obbligatorio su una qualsiasi proposta di deliberazione che deve andare in Consiglio con una certa urgenza, tipo - che so - qualche delibera che riguarda una società sportiva
e che, in quel caso,

dobbiamo buttarci tutti giù dal letto pur di svolgere la regolare seduta di commissione.

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