Questo pomeriggio, LUNEDI’ 12.11.2018, si è tenuta a Bari, presso la sede del PD di via Re David, la riunione della DIREZIONE REGIONALE DEL Partito Democratico di PUGLIA.
All’ordine del giorno c'erano i seguenti punti:
- Approvazione Bilancio PD Puglia;
- situazione politica. Stato del Partito. Prospettive ed iniziative;
- circoli commissariati: date congressi;
- varie ed eventuali.
Tralascio la trattazione del primo punto: diciamo che il Bilancio è stato approvato piuttosto rapidamente e molto fiduciosamente. Il succo della riunione era evidentemente il secondo punto, la discussione sulle "prospettive", ragion per cui oggi era insolitamente presente, attento e partecipe l'intero "stato maggiore" del PD pugliese: onorevoli, assessori regionali, consiglieri regionali, sindaci, ecc.
Qui di seguito vi riporto il live tweeting della discussione su questo secondo punto all'ordine del giorno. Considerate che si tratta quasi di virgolettati degli interventi dei presenti. Mi scuso se non sono riuscita a riportare con completezza gli interventi, anzi, trattandosi di tweet, abbiate pietà per le forme non proprio ortodosse di sintassi.
Ah... buona fortuna nella decriptazione dei messaggi!
Anticipo, per la comprensione della discussione qui di seguito, che nel pre-direzione è stato composto, si dice anche con una certa condivisione (non so tra chi, ma è facilmente comprensibile), questo documento:
che a fine discussione è poi stato emendato per giungere alla forma che troverete in basso.
Il primo intervento è stato quello del Segretario regionale On. Marco Lacarra. La parte iniziale, tutta sull'attualità parlamentare (legge contro la corruzione nella pa, legge sulla prescrizione, ecc.). Poi ha proseguito così:
- È in atto da parte della maggioranza in Parlamento e al governo un tentativo di comprimere e limitare l'azione democratica dei partiti
- Siamo in una fase di assoluta emergenza: lavoriamo assieme per uscirne
- Serve recuperare il tema dell'unità, perché è l'unica strada possibile. "Qui dentro non ci sono nemici."
- Non mi sono dimesso perché avrebbe rappresentato un ulteriore elemento di destabilizzazione e perché non ho avuto altra responsabilità che dedicarmi notte e giorno alla cura del partito
- Rivolgo un appello forte e chiaro al sindaco di Taranto Melucci perché ritiri le sue dimissioni. Propongo un'apposita discussione si svolga in altro momento, non nella direzione odierna
- Occorre lavorare da ora per la vittoria di #Bari2019 e, con ancora più vigore, delle prossime regionali. Il Presidente uscente è il candidato naturale. Le liste civiche le abbiamo sempre avute
- Nella costruzione della coalizione per le prox regionali, se si tratta di recuperare pezzi che si sfaldano dal centro destra -oltre che forze della società civile- e non di alleanze strutturate, non c'è nulla di cui preoccuparsi
- Anche @NichiVendola accolse con sé figure come Leo Di Gioia, provenienti dal centrodestra
- Esiste un documento su cui c'è già una base di condivisione, "per dare formalmente e sostanzialmente un input alla ripresa dell'iniziativa politica"
- Non sfugga ad alcuno che il destino delle comunità è nelle nostre mani. E la presenza del PD è baluardo di democrazia
Segue intervento di Paolo Campo, consigliere regionale e capogruppo PD in Regione:
- Viviamo sospesi da mesi in attesa che qualcosa accada, poi non accade niente. E di colpo siamo precipitati nella campagna elettorale barese
- Serve ritrovare il gusto, ma anche il tempo e il modo di elaborare le nostre posizioni, che siano condivise e che mettano le istituzioni nelle condizioni di affrontare le questioni più importanti
- Il tema non è mai stato se Marco Lacarra dovesse o meno restare. Il tema è che ci serve da tempo un congresso regionale
- l'attuale gruppo dirigente regionale del partito, frutto di varie cooptazioni, aveva bisogno della legittimazione di un congresso
- Ora che non c'è più tempo, facciamo almeno in modo di coinvolgere i territori e restituire autorevolezza al partito e alle sue decisioni. Altrimenti ognuno continuerà liberamente a dire e fare quel che gli pare
- Sulla tema ricandidatura di Michele Emiliano abbiamo perso già troppo tempo. Si esprimano gli organismi, ma non ci disperdiamo in pratiche come le primarie.
Interviene poi il Sig. Dipierro:
- Anziché avanzare, indietreggiamo. È importante, sí, discutere dell'organizzazione del partito, ma non possiamo evitare l'analisi sulla situazione della nostra regione. Solo così potremo trovare nuovo slancio per le sfide future. Chiediamoci: perchè i giovani lasciano la Puglia?
- Il partito commissioni ad esperti e sociologi un lavoro di analisi della situazione socio-lavorativa della nostra regione. Non liquidiamo tutto ad un sommario e bonario giudizio positivo sull'operato del nostro governo regionale
- Serviva dopo il 4 Marzo - la nostra piccola Caporetto, un congresso straordinario, anche regionale, con le dimissioni di tutti, inclusi i segretari di circolo e provinciali
Segue Ludovico Vico, ex onorevole:
- Stendiamo subito un odg apposito per chiedere formalmente il ritiro delle dimissioni al sindaco di Taranto Melucci
- Perché anticipiamo una discussione sul 2020 se abbiamo altre scadenze prima?
- Perché parliamo di primarie se non c'è ancora il centrosinistra con il "civismo progressista e democratico" a cui si fa riferimento nel documento circolato?
- Possiamo chiedere di predisporre un piano di fine legislatura regionale al nostro partito per e prima di costruire il nuovo campo democratico e civico?
- Perché invece di fare un punto politico sul PD pugliese e il nostro governo qui si propone di decidere frettolosamente e senza discussione, entro febbraio, siacomesia? Come potrà mai capirci la gente?
- Di quel che si è fatto ci sono ombre e luci, il campo si costruisce con obiettivi di fine mandato condivisi.
- Si vuole cristallizzare da oggi il futuro e la distanza tra noi e tra noi e le persone aumenta. Nel frattempo poi, nessuno parla del passaggio politico cruciale che è più prossimo: le europee
Interviene Giovanni Procacci, ex senatore, consigliere del Presidente della Regione
- Difendo il documento circolato: è frutto di condivisione e punta all'unità
- Abbiamo bisogno di unità interna ma anche di "unità espansiva". Quando il governo gialloverde imploderà, dopo le europee, a noi toccherà rappresentare uno dei due poli in un quadro bipolare
- Non serve fare moralisticamente il DNA agli altri, ma tenere la barra dritta sulle nostre idealità
- Le primarie per noi sono talvolta state elemento di indebolimento se fatte male o in tempi sbagliati, per questo occorre farle prima. Le primarie americane si fanno molto tempo prima, prendiamo esempio.
Intanto dalla platea, mentre parla Procacci, si ode un "sì, ma CHI È LA COALIZIONE?"
Segue intervento di Fritz Massa, ex onorevole:
- Il candidato naturale è il Presidente uscente. Proprio perché le primarie sono "eventuali" all'interno di una coalizione, il nostro compito di ora è segnare con chiarezza il limite della stessa. Il civismo è un'astrazione.
- Esiste un civismo democratico e ambientalista e uno populista e di destra. Dire di voler sommariamente coinvolgere il mondo civico senza segnare il limite è pericolosissimo.
- Stiamo nello stesso partito, diciamo, ma la questione Taranto e le contrapposizioni tra Roma e la Puglia sono esempio lampante del fatto che sull'unità non si può essere retorici. Vogliamo un'unità che valga solo in Puglia?
- Prima si voti odg su Taranto, poi un documento che parli di programma e di confini della coalizione.
- A Taranto si è rotta quell'unità che qui si invoca. A Lecce si rischiava lo stesso ma siamo stati sensibili alla richiesta di unità e leali. L'unità non è funzionale ad una tesi predefinita ma va costruita insieme.
Segue, Mario Loizzo, Presidente del Consiglio regionale pugliese:
- Il congresso regionale serviva a discutere delle questioni nazionali e ad organizzare la discussione sugli appuntamenti futuri.
- Non siamo in una situazione normale, c'è il caos. Delle europee è impossibile discutere non sapendo ancora quale sarà il campo, la piattaforma.
- È la straordinarietà della situazione che ci impone di accelerare la discussione sulle regionali prossime. Ci ricandidiamo a governare la Puglia? Sappiamo che dobbiamo ripartire dal dato delle politiche del 4 Marzo?
- Ci serve una coalizione forte e va costruita ora. Ma accanto al programma, alla coalizione, è decisivo ragionare tenendo al centro il candidato Presidente MIchele Emiliano. Dibattito,verifica e ampiezza della coalizione hanno lui come perno
- "Quando si è in guerra, tutti i porti sono buoni". Ricordiamoci che con Nichi Vendola abbiamo fatto 11 liste di tutti i colori.
- Vi ricordate quando con tutta l'elite barese è un candidato di spessore come Beppe Vacca abbiamo preso solo il 28%? E vi ricordate nel 2004 quando con Emiliano abbiamo preso il 54% al primo turno?
Interviene Giampiero Mancarelli, segretario provinciale PD Taranto (protagonista di una querelle asprissima con Michele Mazzarano, per averlo espulso dal PD tarantino):
- Non viviamo di risentimenti ma di sentimenti. Serve un documento che tenda all'unità reale e leale sia nei confronti di Decaro che di Emiliano. Ma attenzione a mettere la polvere sotto il tappeto.
- Il sindaco di Taranto ha nominato due baresi nella sua giunta. Il senso di comunità non è intermittente come le luci di Natale.
- Il primo vice sindaco di Taranto, barese, perse il rapporto di fiducia col sindaco e poi è diventato staffista del Presidente Michele Emiliano. Prima di un documento su Taranto occorre riconquistare la fiducia degli iscritti del PD Taranto.
- Per me non è il documento lo strumento per raggiungere l'unità vera. Serve recuperare un rapporto con la comunità PD Taranto. Propongo "Stati generali del partito". Il sindaco non può sentire il presidente della regione come un avversario
Poi, Fabiano Amati the glamourous, consigliere regionale:
- Dopo il 4 Marzo avevamo detto tre cose ovvie: abbiamo perso, occorre avviare la stagione congressuale anche in Puglia e dobbiamo prepararci a Bari2019 e alle regionali. Il dibattito seguito ha preso strane strade.
- Delle tre cose ovvie stasera ne sono rimaste solo due (coalizione larga, primarie eventuali se richieste da coalizione). Il problema del quoziente elettorale del PD non è più considerato un problema. Io lo considero ancora tale.
- Il nulla di oggi (documento) assumerà tra una quindicina di giorni la sua potenza al quadrato. Noi? Siamo il motore immobile del cambiamento.
- Il quoziente elettorale del PD non interessa a nessuno, qui. Siamo imprigionati in una terribile finzione.
Segue, Raffaele Piemontese, assessore regionale:
- C'è un gran parlare di confini, di civismo, ma ci ricordiamo che nel 2015 avevamo anche soggetti provenienti dal centrodx nelle liste alleate? Oggi non c'è nulla di diverso da quell'elezione. Il PD nonautosufficiente e con vento avverso
- Per vincere serve subito definire, nei primi mesi del 2019, il nome del candidato presidente. Se c'è un competitor di Michele Emiliano si faccia avanti!
- Gli assetti di alleanze che si stabiliranno per le regionali, valgano anche per le amministrative Bari- Foggia
Interviene la Prof.ssa Laura Marchetti:
- Perché questo gruppo dirigente, dopo il diluvio che c'è stato, non è riuscito a stringersi e ricostruire comunità?
- Nel documento, definendo il civismo, chiedo si aggiungano gli aggettivi "ambientalista e antirazzista". E si guardi al fatto che i movimenti hanno già alla loro testa donne. Ci serva per chiarire chi siamo e dove dobbiamo andare.
Segue Salvatore Tomaselli, ex senatore:
- Il documento contiene in sé la proposta di un piano di fine mandato, oltre che una specifica sulle caratteristiche del civismo.
- E come il PD regionale sta mostrando maturità, disponibilità e serietà verso Michele Emiliano, lui faccia lo stesso con il PD Puglia.
Ammetto che verso la fine ero un po' stanca e non ho più twittato con dovizia di dettagli.
In conclusione della discussione, dopo la replica del Segretario, si è approvato il documento proposto dal segretario così come emendato. Questa dunque è la versione definitiva:
Sul terzo punto all'ordine del giorno:
Il Segretario è partito con una proposta, ma in corso di discussione l'ha modificata, giungendosi così alla decisione che i congressi straordinari dei circoli commissariati dovranno svolgersi entro 31 gennaio 2019 con una platea di tesserati entro il dicembre 2018, con possibilità di voto ai tesserati 2018 e a coloro che, tesserati nel 2017, abbiano rinnovato la tessera nel 2018.
Vi lascio con questa foto, esemplificativa dello stato del nostro partito:
Vi lascio con questa foto, esemplificativa dello stato del nostro partito:
That's all folks!!!