La qualità della vita nella città è una delle cose che più ho a cuore.
E' per questo che un anno fa, dopo aver verificato le condizioni di degrado della zona in oggetto e ascoltato gli accorati e poi scorati appelli dei residenti, ho cominciato ad occuparmi di questo macigno, la vicenda di un PRU (programma di recupero urbano) che risale al 2001 e che ancora oggi non risulta completo.
Dopo interrogazione
interventi stampa, riposte e discussione in consiglio,
e interventi urgenti
trascorso un anno e cambiato sostanzialmente nulla, ho deciso di tornare sull'argomento con un'altra interrogazione consiliare, con richieste più dettagliate ed un accenno al fatto che queste vicende potrebbero interessare la Corte dei Conti, poiché riguardano soldi pubblici e opere pubbliche che - nel rapporto tra il Comune di Barletta e imprese private - vedono i diritti del Comune di Barletta e dei suoi residenti soccombenti.
Insomma, ho sentito il dovere di "rappresentare" il disagio che i residenti di Via Vanvitelli e dell'intero quartiere vivono e costantemente manifestano, provando a fare un altro tentativo per mettere in ordine le cose affinché l'Amministrazione si muova sempre nel solco della legalità e a tutela della collettività. E soprattutto, affinché faccia ciò che va fatto, al più presto.
Interrogazione
consiliare ex art.51 del regolamento del Consiglio Comunale
(si richiede
risposta scritta)
Al Sig. Sindaco
Oggetto: Programma di
Recupero Urbano delle aree poste a sud della ferrovia. Stato dei lavori dei giardini e delle
urbanizzazioni area ex Lazzaretto. Opere incomplete e degrado via Vanvitelli.
Ill.mo Sindaco,
in data 12.05.2014 presentavo un’interrogazione consiliare
per conoscere lo stato dell’arte di alcune opere previste dal Programma di
Recupero Urbano di cui all’oggetto.
Per convenzione stipulata, gli attuatori del P.R.U. si sono
impegnati nel Settembre del 2004 alla realizzazione dell’edilizia
residenziale e dei servizi, alla conclusione delle opere in un arco di tempo di
24 mesi dalla cantierizzazione, alla cessione gratuita delle aree con
destinazione pubblica, alla realizzazione delle opere di urbanizzazione
primaria e secondaria a propria cura e spesa, oltre alla copertura del
costo di costruzione. Il rapporto tra attuatore e Comune – mi è stato ricordato
– è garantito dal rilascio di polizza fideiussoria a garanzia delle somme
che competono a ciascuno degli attuatori.
Alla data in cui presentavo l’interrogazione, alcune aree
risultavano ancora prive di importanti opere di urbanizzazione necessarie a
rendere vivibili, dignitose e sicure quelle aree per i cittadini residenti.
In data 17.07.2014 ricevevo in risposta una relazione scritta
dall’assessore al ramo, corredata di una relazione datata 16.06.2014 del
Dirigente del Settore Edilizia pubblica e privata, entrambe oggetto di discussione nella seduta
di consiglio comunale dell’11.11.2014 (del. c.c. n°55/2014).
In quella occasione, chiedendo io se le convenzioni con i
soggetti attuatori del P.R.U. fossero state rispettate, se le aree fossero state
collaudate e cedute al Comune, le motivazioni per cui i lavori interrotti non
riprendessero, quali fossero i programmi dell’Amministrazione per rendere
effettivamente utilizzabili dalla cittadinanza quelle aree e in quali tempi, mi
fu confermata la ferma intenzione dell’Amministrazione di <<(…) sollecitare ulteriormente, ma anche di prendere una
posizione rispetto alle questioni giuridicamente non definite e che quindi
intervengono sulla capacità e sulla garanzia di poter concludere questi
interventi.>>
Prendevo atto in quella occasione infatti che (dalla
relazione dell’assessore):
-
alcuni
interventi pubblici risultavano alla data essere stati completati e consegnati
al Comune ma sugli stessi “risultava
ancora necessario provvedere ad alcuni interventi di completamento dell’arredo
urbano”;
-
altri
lotti risultavano essere oggetto di contenzioso e a seguito di sentenze di
Corte d’Appello si riteneva di “attivare
le procedure di contestazione previste dalle convenzioni”;
-
per
alcuni interventi in cui la parte privata è stata completata (edifici
residenziali e centro commerciale) mentre l’intervento pubblico è ancora in
corso (lotti I ed E2) si riteneva di “poter
procedere con azioni giuridiche a valersi anche sulla stipulata Convenzione,
nonché sulla disciplina del Codice degli Appalti”;
-
per
altri lotti ancora si è detto di dover procedere con “perizie di assestamento”, “approfondimenti
in merito agli espropri” e di essere “in
attesa di definizione completa”.
Dalla relazione del dirigente, ancora più specifica riguardo
tutti gli interventi previsti dal P.R.U., prendevo atto che:
-
i
lotti “F” e “PB” presentano problematiche da approfondire (si è “ancora in attesa di determinazioni in merito
all’utilizzo del finanziamento regionale di cui alla Realizzazione degli
Interventi di Rigenerazione Urbana- Azione 7.1.1 – Linea di intervento 7.1
dell’Asse VII del P.O. FESR Puglia 20107-2013”);
-
gli
interventi pubblici di cui ai lotti “G” “M” “E1A” ed “E1B” “risultano completati e consegnati al Comune
benché, in relazione alle progettazioni approvate risulta necessario
provvedere ad alcuni interventi di completamento di arredo urbano”;
-
per
i lotti “E2” “E1B”, “a seguito di
sentenze della Corte di Appello ed il conseguente riconoscimento del debito,
stante quanto previsto nelle stipulate convenzioni risulta necessario
attivare nei confronti degli attuatori le procedure per la restituzione delle
somme pagate”;
-
per
il lotto “I” i lavori dell’intervento pubblico risultano eseguiti al 50% circa
e procedono a “singhiozzo” e con “sospensioni arbitrarie” rispetto alle quali
occorreva riunione di servizio per stabilire se avviare “la procedura di rescissione del contratto
per colpa dell’appaltatore”;
-
per
il lotto “E2” gli interventi privati (centro commerciale ed edificio
residenziale) risultano eseguiti e completati ma per l’intervento pubblico (e
dunque le opere di urbanizzazione, il verde, elementi basilari per la
vivibilità e la dignità di quel quartiere) occorre ancora procedere al “completamento dei lavori, al collaudo dell’intervento
e consegna delle aree dal consorzio all’Amministrazione
Comunale” e “sarà necessario
provvedere ad alcuni interventi di completamento di arredo urbano”.
In particolare, quest’ultimo lotto, affidato ad una società
consortile che risulta cancellata dalla data del 06.11.2012, è quello rispetto
al quale in maniera massiccia sono giunte all’Amministrazione e alla
sottoscritta ripetute lamentele e richieste di intervento da parte dei
residenti, esasperati dal degrado, dall’incuria, dalla scarsa sicurezza e dalla
precarietà dei loro spazi di vita.
A nulla o a poco sono serviti gli interventi di pulizia da me
sollecitati qualche tempo dopo l’interrogazione (nota del 01.08.2014, prot.
41371) ed eseguiti, sebbene in regime di urgenza e straordinarietà.
I residenti infatti (in particolare per il tratto dal civico
38 al 52 di Via Vanvitelli) lamentano la precarietà del proprio quartiere,
ancora - dopo un decennio - in parziale stato di cantiere (senza verde,
illuminazione attiva, arredo urbano), la mancata manutenzione ordinaria degli
spazi (ormai ricettacolo di erbacce, rifiuti di vario tipo, insetti, zanzare) e
considerano tale assenza di attenzione e cura verso i loro spazi di vita
l’esser intesi dall’Amministrazione quali “cittadini di serie B”. Sono
consapevoli, i residenti, che senza alcun intervento perentorio da parte
dell’Amministrazione comunale presso le imprese responsabili di quei lotti
nessuna manutenzione potrà mai essere svolta dal Comune di Barletta non essendo
il Comune ancora in possesso delle stesse aree, a totale sconfessione delle convenzioni
stipulate.
Stante quanto premesso,
considerato che alla data attuale, trascorso un anno dalla
succitata interrogazione e discussione, risultano permanere le medesime
condizioni di disagio per i cittadini residenti e nessun passo avanti sembra esser
stato fatto per concludere definitivamente il P.R.U.,
INTERROGO IL SINDACO
per conoscere se tutte le cose “da farsi” come indicato dal
dirigente e riaffermato dall’assessore, a distanza di un anno siano state
avviate, ovvero:
-
se
per i lotti “F” e “PB” siano state assunte determinazioni in merito
all’utilizzo del finanziamento regionale;
-
se
gli interventi di completamento di arredo urbano per i lotti G” “M” “E1A” ed
“E1B” siano stati effettuati;
-
se
per i lotti “E2” “E1B”, a seguito delle sentenze della Corte d’Appello, si
siano attivate nei confronti degli attuatori le procedure per la restituzione
delle somme pagate;
-
se
per il lotto “I” i lavori risultano ultimati o se si sia rescisso il contratto
con l’appaltatore;
-
se
e quando per il lotto “E2” si sia proceduto o si intenda procedere al completamento dei lavori,
al collaudo dell’intervento e consegna delle aree dal consorzio
all’Amministrazione Comunale e agli interventi di completamento di arredo urbano;
-
se,
riguardo quest’ultimo lotto, in seguito alla “diffida” che il Dirigente ha
comunicato di aver inviato si sia proceduto alla rescissione contrattuale o
alla escussione delle polizze fideiussorie. A tal proposito, anche l’Assessore
affermava <<che ci sono delle
polizze fideiussorie che gli attuatori siglano con questo Comune, che a quel
punto potranno essere riscosse a garanzia sempre dei cittadini.>>
Quelle polizze sono ancora valide? Se sì, perché a distanza di tanti anni e con l’evidente
mancato rispetto di quanto previsto dalle convenzioni, non sono ancora state
escusse?
Consapevole delle difficoltà che questo P.R.U. porta con sé
come “strascico del passato”,
CHIEDO
per la parte di responsabilità che ora attiene a questa
Amministrazione, che si proceda quanto prima, a tutela e garanzia della collettività
e in particolare dei cittadini residenti nella zona in oggetto, col
mettere in campo tutte le azioni necessarie per ricondurre nella piena legalità
le situazioni che appaiono, come sopra riportato, molto “ai limiti”, laddove
non già “fuori” dal rispetto delle regole, dei contratti e delle convenzioni.
Della questione potrebbe diventare necessario informare la
Corte dei Conti, essendo in discussione soldi pubblici ed opere pubbliche
essenziali a cui il Comune e la cittadinanza hanno diritto e titolo.
In particolare
chiedo di conoscere esattamente le date e i tempi entro i
quali il Comune intende garantire a sè stesso e ai cittadini di quel quartiere
che le opere previste vengano realizzate
e chiedo che, nell’attesa di tali definitive determinazioni,
le succitate aree di Via Vanvitelli possano essere oggetto di manutenzione
straordinaria con cadenza almeno settimanale.
Barletta, 30.06.2015
Il consigliere comunale
Giuliana Camilla Damato
(Partito Democratico)
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