Domani c'è consiglio comunale. Lo attendevamo da tanto, dall'ultima convulsa seduta di fine Luglio. Lo attendevano i cittadini, che sempre attenti e numerosi seguono le assemblee in cui discutiamo e decidiamo le questioni più significative che riguardano la nostra Barletta. Lo attendevo io, tanto. Perché tante cose avevo e ho da dire.
Per la prima volta dal mio insediamento però, domani non siederò su quei banchi. Sarò impegnata a Bruxelles per la sessione finale di un corso che sto frequentando per formarmi, insieme ad altri 30 giovani amministratori di tutta Italia.
Vivo questa prima assenza con grande dispiacere e non sapete quanto ho brigato perché non si scegliesse di convocarlo proprio domani (come di consueto ultimo giorno utile per l'approvazione di alcuni provvedimenti). Niente, non sono stata ascoltata.
Piuttosto, sapete che mi hanno detto tutti quando ho comunicato l'assenza?
"Ah, allora il consiglio finirà tre ore prima!"
Voi seguitelo (canale 215 per chi lo segue dalla tv), fatemi sapere come procede. Io proverò a raccontarvi che aria tira nel centro nevralgico della nostra Europa, che chissà se è ancora spettrale e spaventata come Domenica scorsa.
Sappiate che mia madre, comunque, mi vuole uccidere. Lei, non l'Isis. "Non rinunci a niente".
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