La situazione della casa di riposo continua a starmi a cuore.
E' una situazione ancora molto critica, come dicevo qui e qui e che, nonostante alcuni recenti sforzi, sembra non potersi ancora risolvere.
Tempi elefantiaci per ogni cosa, atti, risposte, risoluzioni.
Riguardo due specifiche questioni connesse all'ASP, stamane ho protocollato questa nota al Sindaco.
Vi aggiorno non appena mi giungono risposte.
Prot. 20647
Al Sindaco
OGGETTO: Atti amministrativi riguardanti la Casa di Riposo A.S.P.
Regina Margherita
Ill.mo Sindaco,
sono a scriverLe in qualità di
consigliere comunale per avere notizie riguardo alcuni atti amministrativi
utili a regolarizzare, formalizzare, risolvere, lenire alcune perduranti problematiche
connesse alla sussistenza dell’ASP Regina Margherita, la casa di riposo dei
nostri anziani.
Le scrivo per domandarLe:
-
a che punto sia la redazione della proposta
di deliberazione consiliare riguardante la donazione modale dal Comune di
Barletta in favore dell’ASP (come da atto di indirizzo espresso con
delibera di Giunta comunale n°277 del 12.12.2014) necessaria ad evitare lo
scioglimento della stessa e fondamentale ai fini dell’attribuzione del
finanziamento regionale “EcoMnesis GeriaPoli” per la costruzione della nuova
ala della Casa di riposo e la ristrutturazione dell’immobile esistente. La
delibera di Giunta che cito, approvata quattro mesi orsono, risultava infatti solo
“propedeutica” all’atto consiliare che di fatto autorizzerebbe la donazione
modale. Mi risulta che la stessa proposta di deliberazione consiliare sia stata
depositata dal Settore Servizi Sociali presso l’Ufficio della Presidenza del
Consiglio poco dopo l’approvazione della del. g.c. 277, ma ritirata dopo qualche
giorno e mai nuovamente depositata ai fini della calendarizzazione in Consiglio
dopo opportuna analisi delle Commissioni consiliari competenti;
-
a che punto sia l’iter per l’accertamento e
l’eventuale riconoscimento del “possibile debito fuori bilancio” connesso all’ospitalità
presso l’ASP di un nucleo di 3 persone (Dxxxx/Oxxxx) dal Maggio 2012 (e
protrattasi oltre il termine previsto) a seguito dell’esecuzione di sgombero
coattivo e quali siano le intenzioni di questa amministrazione in merito
alla gestione delle problematiche abitative di tale nucleo familiare. Le
inviavo una nota a tal proposito in data 25 Febbraio 2014 e nell’anno stesso in
numerose occasioni (comprese alcune sedute ufficiali delle Commissioni
consiliari I - “Affari finanziari” e VI “Affari socio-sanitari”) in qualità di
consigliere comunale ho provato a raccogliere informazioni in merito alla
questione. Le ultime notizie da me raccolte, mesi orsono, dai Dirigenti del
Settore Affari finanziari e Affari sociali, riguardano solo l’iter del
riconoscimento di quello che è stato formalmente inserito nell’elenco dei
“possibili debiti fuori bilancio”, fermo alla fase della “verifica di
congruità”. Le chiedo dunque: si è verificata la congruità di questo debito?
Cosa ostacola la formalizzazione dell’atto da sottoporre al Consiglio Comunale per
l’eventuale riconoscimento del debito, atteso che già circa 6 milioni di euro
di debiti verso altri enti, privati e società ci siamo ritrovati a saldare in
questi quasi due anni di consigliatura? Mi trovo dunque a rinnovare la stessa
preghiera rivoltaLe nella mia del 25.02.2014, ovvero “di conoscere i provvedimenti che questa pubblica amministrazione
intende porre in essere in merito all’individuazione di una sistemazione del
nucleo familiare e di una “regolarizzazione” dell’ospitalità offerta loro
dall’ASP dal 07.06.2012 fino ad oggi e sono a pregarLa di annoverare questa
questione tra le più urgenti, considerati i lunghi tempi di silenzio e inerzia
intercorsi e le responsabilità che finora l’ASP ha dovuto assumersi su una
questione che non attiene cittadini anziani (ai quali i servizi offerti
dall’ASP sono prioritariamente rivolti) ma cittadini il cui status dovrebbe
comportare la “presa in carico” da parte degli uffici dei Servizi Sociali” e
costituisce, aggiungo, questione di cui la nostra Amministrazione - e non già
l’Azienda presso cui incidentalmente risiedono i tre concittadini - dovrebbe
preoccuparsi.
Entrambe le questioni sottoposte
costituiscono solo una piccola parte delle inerzie che, unite a numerose altre
oggettive problematiche e a responsabilità certamente distribuite nel tempo e
su tanti (tutti oserei dire), impediscono alla casa di riposo di mantenersi
come struttura atta a fornire accoglienza e ristoro ai nostri anziani e la
pongono, ancora oggi, in condizioni di serissima difficoltà per la ordinaria
sussistenza.
Aggiungo che, alla luce della
imminente costruzione della nuova ala dell’ASP mediante il finanziamento
succitato e che raddoppierà la disponibilità di posti disponibili, sia
opportuno se non necessario cominciare a compiere una seria analisi della
domanda e dell’offerta di servizi residenziali per anziani nel nostro
territorio provinciale e avviare dei ragionamenti su come intendiamo
programmare all’interno del bilancio comunale le risorse utili a garantire
l’ospitalità dei nuovi possibili utenti presso l’erigenda struttura.
Personalmente considero il riconoscimento
e la tutela di un presidio come la Casa di Riposo Regina Margherita, azienda
pubblica, una priorità politica. Essa rappresenta, senza alcun dubbio, un
presidio storico del sistema di assistenza e servizi sociali della città di
Barletta. Quale debba essere il suo destino è tra le nostre maggiori
responsabilità.
Confidando in un Suo certo e
preciso riscontro riguardante le due specifiche questioni sottoposte,
porgo cordiali saluti.
Barletta, 21.04.2015
Il consigliere comunale
Giuliana Camilla Damato
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