Questa storia della droga in città (ne gira davvero tanta, troppa) mi
preoccupa molto. Non riesco a rimanere indifferente. Vedo, come tutti voi. Leggo, da mesi, anni. Ci sono zone della città che tutti riconosciamo come "luoghi dello spaccio".
Non riesco a rimanere inerte dinanzi a questo. E così, per essere utile in qualche modo, nei limiti dei poteri di un consigliere comunale, oggi ho deciso di protocollare questo "ordine del giorno", che sottoporrò a tutto il Consiglio comunale Venerdì 24 e che sono certa troverà riscontro in tanti, tutti i colleghi consiglieri:
ORDINE DEL GIORNO EX ART. 60 DEL REGOLAMENTO DEL
CONSIGLIO COMUNALE
“INIZIATIVE DI
CONTRASTO AL FENOMENO DELLO SPACCIO DI SOSTANZE STUPEFACENTI”
IL CONSIGLIO COMUNALE DI BARLETTA
Premesso che
-
la
cronaca locale consegna ormai quasi a cadenza settimanale notizie di fermi,
arresti e movimenti relativi allo spaccio (nonché alla detenzione) di sostanze
stupefacenti in varie zone della città, alcune delle quali divenute ormai
luoghi “di riferimento” per tali attività illecite;
-
il
fenomeno sta assumendo dimensioni preoccupanti, oltre che caratteristiche di
grande pericolosità sociale per l’ormai consolidato dato della giovane e
giovanissima età di spacciatori e consumatori;
-
tali
fenomeni non sono affatto circoscritti e preoccupano tutti, cittadini,
residenti e tra di essi noi consiglieri comunali, che - investiti della
responsabilità di rappresentare la comunità barlettana - non intendiamo venire
meno alle nostre responsabilità dinanzi a tali gravi accadimenti e miriamo a
promuovere, attraverso l'amministrazione, azioni necessarie a sensibilizzare la
cittadinanza e a diffondere una cultura delle prevenzione oltre che un maggior
controllo (anche tramite il potenziamento di azioni repressive e di condanna
verso l’uso di sostanze stupefacenti) per debellare il fenomeno e ripristinare
condizioni di legalità in ogni zona della città;
Considerato che
-
nel
corso dell’ultima Giornata Mondiale di Lotta alla Droga e al Narcotraffico, lo
scorso 26 Giugno, sono emersi dati preoccupanti riguardanti il nostro Paese.
"L'Italia ha archiviato il problema droga. Pericoloso chiudere gli
occhi", - hanno dichiarato le
associazioni - “sembra quasi che la droga sia un argomento archiviato. In
realtà la droga colpisce più di quello che si vede”;
-
il
compito di prevenire e contrastare la produzione, diffusione, vendita illegale
di sostanze stupefacenti non è da relegare alle sole forze dell’ordine -
peraltro massicciamente impegnate nel merito - ma dovrebbe veder agire di
concerto tutte le istituzioni pubbliche;
ESPRIME
forte preoccupazione per il succitato fenomeno e la sua
diffusione nel territorio di Barletta,
INVITA
l’Amministrazione comunale a tenere in gran considerazione il
fenomeno e ad adoperarsi oltre che mantenendo e potenziando tutte le attività
finalizzate alla sensibilizzazione e prevenzione, attivando ogni misura di contrasto
possibile al fenomeno dello spaccio, attraverso il potenziamento del
controllo del territorio mediante uomini e volanti della polizia
municipale, videosorveglianza, illuminazione pubblica e ogni altra iniziativa
possibile e
CHIEDE
che venga istituito un tavolo tecnico alla presenza di
amministratori, polizia municipale, carabinieri, polizia e di ogni
rappresentante delle istituzioni competenti in materia al fine di
approfondire le caratteristiche del fenomeno e mettere in campo, in
particolare nelle zone più frequentemente teatro di tali accadimenti (il centro
storico in estate e alcune zone della periferia cittadina in inverno), ogni
forma di intervento utile a contrastare il fenomeno e a garantire controllo e
sicurezza degli spazi pubblici.
Mi permetto di suggerire inoltre la promozione di un tavolo
tecnico a cui invitare rappresentanti delle istituzioni (comune, provincia,
regione), delle agenzie sociali a partire dal mondo della scuola, delle
forze dell’ordine, della ASL BT e delle associazioni di genitori e di cittadini
già attivi sull’argomento con lo scopo di immaginare insieme percorsi
indirizzati alla cultura della prevenzione, della legalità e della salute
psicofisica attraverso anche campagne di comunicazione social (ormai a
costo zero) in grado di sviluppare nelle giovani generazioni senso di
repulsione nei confronti di consuetudini e attitudini nocive ed illegali come
il consumo di droga.
Non in ultima istanza invito l’Amministrazione comunale a considerare
il fenomeno delle dipendenze con speciale attenzione e da una prospettiva
diversa. Nessuna attività di controllo o repressione sortirà l’effetto
finale sperato se, unitamente al contrasto organizzato al fenomeno dello
spaccio, non considereremo come vera sfida politica e culturale l’avvio di una
profonda riflessione sul concetto della “dipendenza”, non già da
considerarsi “una questione 'immorale'
generata dagli eccessi dell'edonismo festaiolo”, nè “un male che attecchisce all'interno di un cervello alterato dalle
sostanze chimiche”, bensì come “una
forma d'adattamento in un ambiente e una cultura che ci isolano da ogni forma
di connessione, o che ce ne offrono solo la parodia generata da internet.”
Allego alla presente un articolo di grande significatività,
che spiega quanto dovremmo intervenire sul piano sociale e culturale per
contrastare il crescente aumento di “dipendenze” attraverso la creazione di
occasioni, spazi e luoghi di incontro, scambio, socialità, contatto umano.
“Gli esseri umani hanno
una profonda necessità di formare legami ed entrare in contatto gli uni con gli
altri. È così che ci gratifichiamo. Se non siamo in grado di entrare in
contatto con gli altri, entreremo in contatto con qualsiasi altra cosa - il
suono di una roulette che gira, o l'ago di una siringa. Dovremmo smettere del
tutto di parlare di 'dipendenza', e chiamarla piuttosto 'legame'. Un eroinomane
si lega all'eroina perché non è stato in grado di legare in modo altrettanto
forte con nient'altro. Ragion per cui il contrario della dipendenza non è la
sobrietà. Ma il contatto umano.”
Barletta, 21.07.2015
La consigliera comunale
Giuliana Camilla Damato
(Partito Democratico)
Nessun commento:
Posta un commento