Come già scrivevo sul mio blog il
5 Luglio (http://giulianainconsiglio.blogspot.it/2014/07/report-sedute-di-commissione-del-mese.html),
la VI Commissione consiliare permanente,
Affari
Socio-sanitari, Sport e Tempo libero, è bloccata.
Sì, l’ho detto ieri sera in
Consiglio comunale rivolgendomi ai pochi consiglieri presenti, al Sindaco e
alla Presidenza del Consiglio.
L’ora era tarda e l’attenzione scarsa, ma il
luogo - sì - era quello giusto. E non me ne vogliano i colleghi che pensano che
la cosa vada discussa “nella maggioranza”. No, mi dispiace. Il problema attiene
l’intero organo consiliare e, più in generale, il funzionamento dell’Istituzione
comunale.
Una delle otto commissioni
consiliari permanenti previste dal nostro Statuto, costituite e nominate da
apposita delibera del Consiglio Comunale, non è insediata. Una delle otto
braccia operative dell’Istituzione consiliare al momento non esiste. Ed è cosa
molto seria e pericolosa. E’ seria perché rende monco nelle sue attività l’organo
consiliare nella sua interezza. Pericolosa perché non consente che sia
effettuata l’attività di controllo, proposta e vigilanza sull’attuazione delle
deliberazioni consiliari, sulla gestione del bilancio e non solo (cito testualmente
lo Statuto comunale).
Personalmente non mi appassiona
affatto la sterile polemica su chi debba diventarne presidente, né le
strumentalizzazioni che alcune forze politiche intendono fare. Per me qualsiasi
consigliere ha la dignità per poter rappresentare quel ruolo. Mi interessa solo
che la commissione possa lavorare.
Sono stata eletta per svolgere esattamente
quei compiti di cui sopra: vigilare, controllare, proporre. Se mi viene
impedito, c’è un problema di funzionamento delle istituzioni democratiche e di
rappresentanza di cui il Sindaco e l’intero Consiglio devono farsi carico e
tentare di risolvere.
Aggiungo che parliamo di una delle commissioni più
importanti, quella che dovrebbe occuparsi dei Servizi Sociali della nostra
città (oltre che di Sport e tempo libero). E sappiamo tutti, la cronaca ci
aiuta, quante e quali emergenze sociali vive la nostra comunità.
Due precisazioni rispetto all’articolo
della sempre attenta e vigile redazione di Barlettaviva.it, che ringrazio per
aver dato eco al mio appello (http://www.barlettaviva.it/notizie/commissione-affari-sociali-ferma-come-quella-ai-lavori-pubblici-nello-scorso-autunno/).
Le convocazioni ricevute, dal giorno del subentro del nuovo componente nella
commissione, sono state tre (19/06, 26/06,
10/07) e sono state tutte invalidate per, rispettivamente, un vizio di forma
(la prima) e assenza del numero legale (la seconda e la terza, alla quale
eravamo presenti in due: la sottoscritta e il consigliere Grimaldi).
Dunque, al
consigliere di opposizione che invitava a discutere fuori dal Consiglio questi
problemi, ritenuti “interni alla maggioranza”, chiederei di “invitare” con la
stessa veemenza i consiglieri suoi colleghi dell’opposizione a rispondere alla
convocazione presentandosi ed esprimendosi con un voto e non già ad assentarsi.
Perché dovrebbe essere grande interesse delle forze di minoranza vigilare e controllare
l’attività dell’Amministrazione e contribuire ad essa con delle proposte. Lo
stesso invito al senso di responsabilità, più accorato ancora, va ai
consiglieri della maggioranza, o meglio, al consigliere, che finora non
presentandosi ha impedito che si svolgesse la regolare votazione del Presidente
necessaria all’avvio delle attività della commissione.
No, perché…
…non vorrei che ci ricordassimo
che esistono le commissioni solo quando c’è da esprimere un parere obbligatorio
su una qualsiasi proposta di deliberazione che deve andare in Consiglio con una
certa urgenza, tipo - che so - qualche delibera che riguarda una società
sportiva
e che, in quel caso,
dobbiamo buttarci tutti giù dal
letto pur di svolgere la regolare seduta di commissione.
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