Questo pomeriggio, dopo tante attese, sarà discusso in Consiglio comunale il Piano del Commercio su Aree Pubbliche.
Del provvedimento, a cui ammetto di essermi particolarmente appassionata, vi ho già parlato qui (illustrandovi i caratteri generali della delibera) e qui (ricordando gli attuali posteggi fuori mercato autorizzati) ed è stato oggetto di incontri con diversi cittadini (che mi hanno contattata per sottopormi preziose segnalazioni e utili suggerimenti).
Tra i tanti spunti emersi dal confronto con chi, come noialtri, questa città la vive, la ama e vorrebbe vederla sempre più animata, ricca e vitale, è emersa una proposta di grande interesse che, con pochissimo sforzo e senza alcun investimento di natura economica da parte dell'ente, potrebbe rappresentare un piccolo strumento in più per la promozione del territorio, la valorizzazione del lavoro di tanti giovani e non-solo-giovani creativi e il potenziamento dell'offerta turistica.
Mi riferisco all'istituzione, in via sperimentale, di un Mercatino degli "operatori del proprio ingegno", ovvero di uno spazio di esposizione e vendita di manufatti di
piccolo artigianato realizzati con originalità e sapienza da tanti concittadini creativi. Potrebbe rappresentare, questa, un'occasione di gratificazione personale per tanti artisti e artigiani che avranno finalmente un piccolo
spazio pubblico in cui presentare le proprie opere, oltre che un elemento di "offerta turistica" in più per tutti coloro che trovandosi a visitare Barletta o semplicemente a passeggiarvi amabilmente potranno curiosare fra
le bancarelle alla ricerca di qualche oggetto utile e unico nel suo genere.
Inutile dirvi che con questa proposta non invento nulla di nuovo, ma semplicemente mi limito a mutuare una buona pratica avviata già da tempo in tanti comuni più e meno grandi (soprattutto pugliesi), molti dei quali ad altissima vocazione turistica (come la nostra Barletta vorremmo diventasse).
Lo scambio di esempi, soluzioni, buone pratiche da imitare: in questo risiede la forza dei Comuni italiani, l'architrave del Paese.
In questa politica, io voglio credere.
Ecco la proposta
(scaricabile anche qui:
Proposta di
emendamento alla delibera “Piano del commercio su aree pubbliche” – Consigliere
Giuliana Damato (Partito Democratico)
ISTITUZIONE IN VIA SPERIMENTALE
del "Mercatino delle opere del proprio ingegno"
- Si intendono per “opere del
proprio ingegno” opere d’arte o oggetti frutto dell’ingegno creativo la
cui realizzazione è personalmente curata da colui che ne effettua la
vendita.
Ci si riferisce ad
esempio a:
- monili, borse,
fiori, giocattoli, soprammobili, chincaglierie o accessori vari;
- disegni, quadri,
pitture, ritratti e simili;
- scritti di
propria produzione, comprese le pubblicazioni di natura scientifica o informativa,
realizzate anche mediante supporto informatico.
Le stesse opere sono
potenzialmente tutelate dalla L. 643/1941 “Protezione del diritto d’autore e di
altri diritti connessi al suo esercizio”.
- Coloro i quali pongono in vendita
o espongono per la vendita le proprie opere d’arte, nonché quelle
dell’ingegno a carattere creativo, non sono soggetti alle disposizioni
recate dal D.Lvo n.114/98 di riforma della disciplina relativa al settore
commercio.
- Non è considerato operatore del
proprio ingegno chi vende o espone alla vendita al dettaglio opere non
prodotte personalmente o di tipo seriale.
- Non sono considerati operatori del
proprio ingegno, e quindi non possono essere autorizzati allo svolgimento
dell'attività su area pubblica, coloro che speculano sull'altrui credulità
o pregiudizio come indovini, cartomanti, chiromanti e simili.
- Per l'esercizio della attività di
esposizione e vendita al pubblico di tali opere non è necessaria
l'autorizzazione all'esercizio dell'attività di vendita sulle aree
pubbliche ma trovano applicazione tutte le disposizioni in materia di
occupazione di suolo pubblico.
- Saranno stabiliti con delibera di Giunta Comunale le aree e gli
spazi destinati a tali operatori (con
prevalenza nei centri storici ove si registra un maggiore afflusso di
turisti), le modalità di svolgimento, il numero dei posteggi, i
criteri e le modalità di assegnazione dei posteggi (che prevedano
rotazione tra gli operatori e senza il riconoscimento di priorità per
alcuni) e le sanzioni per eventuali violazioni.
- Il Comune effettuerà un costante
monitoraggio, al fine di valutare gli effetti concreti di tali nuove forme
di commercio in relazione agli obiettivi di promozione del territorio e
dei talenti creativi, oltre che di ampliamento dell’offerta turistica, per
gli eventuali correttivi che si rendessero opportuni.
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