Finalmente, dopo un'attesa lunga un anno, la mia interrogazione consiliare sull'ecosistema urbano riceve risposta. Per la verità la risposta giunge dopo un fuoco di fila agitato sulla stampa, come ricordavo qui. Spiace verificare ancora una volta che per esser degnati di una risposta rispetto ad una qualsiasi questione verso la quale si mostra interesse, occorre arrivare sui giornali. Se non avessi diffuso alla stampa la mia nota, la mia formale interrogazione consiliare con richiesta di risposta scritta e risalente a NOVEMBRE 2014 sarebbe rimasta ancora lettera morta. Il rapporto istituzionale, così condotto, direi che presenta grossi limiti. Ma questa è un'altra storia.
Ad ogni buon conto, ringrazio molto l'assessora per la sua risposta, che vi riporto qui di seguito, quantomeno a proposito dell'assenza dei dati della nostra città dal rapporto di Legambiente. Se ne capisce la ragione.
Riguardo la fruibilità di certe informazioni sulla rete civica, l'affermazione "forse
l’aggiornamento non sarà costante e molti dati specifici dovranno essere ancora
inseriti" la considero una importante presa d'atto alla quale sono certa l'assessora e l'organo di governo faranno seguire celeri controlli e solleciti presso i responsabili di tali funzioni. La sezione del sito istituzionale "Amministrazione Trasparente" cui si fa riferimento (resa obbligatoria dal d.lgs. 33/2013 per la trasparenza della pubblica amministrazione nel rapporto con i cittadini) ha infatti molte "sezioni in aggiornamento" e le informazioni presenti sono
in realtà poche e incomplete (basta vedere i link attivi e le
voci prive di link, o l'anzianità di alcuni dati contenuti).
In attesa di discuterne, come previsto per le interrogazioni, in consiglio comunale, ecco il comunicato stampa/risposta firmato dall'assessora Pisicchio.
<<Gentilissima
Consigliera Giuliana Damato,
ho
letto il Suo intervento sulla stampa riguardante i dati sull’ambiente del
territorio comunale che non sono registrati sul rapporto annuale di
Legambiente. Il che non significa che non siano stati raccolti.
La
questione è che non si è ritenuto di utilizzarli.
Ma
partiamo dalla Sua interrogazione. Una risposta tecnica era stata predisposta e
anche protocollata (in data 19 febbraio 2015, con prot. n° 9730) dal Dirigente
competente, sulla base dell’indirizzo che l’Amministrazione, sin dal suo
insediamento, ha dato agli uffici. Gliene invio copia, ad ogni buon conto,
precisando che il sindaco l’ha ritenuta troppo burocratica rispetto alle
questioni politiche che erano state sollevate e l’ha rinviata per un più
puntuale riscontro, che purtroppo per diverse ragioni non è stato definito.
Fatto
è che ai questionari ricevuti solitamente tra fine febbraio e maggio di ogni
anno da Legambiente si è data risposta, come potrà verificare dalla
documentazione che è stata sempre disponibile.
Anche
per la XXII edizione, rinviata al 5 Dicembre prossimo a causa dei gravi disagi creati dal maltempo, abbiamo provveduto, senza anticipare
il risultato, perché così ci è richiesto proprio da Legambiente.
Ma,
nonostante non sia stata trascurata l’iniziativa ambientale, con rammarico
debbo confermare che non siamo né saremo in classifica di quest’anno, come
anche per gli anni passati poiché Legambiente e Ambiente Italia (Istituto di
ricerca e statistiche che si occupa della ricerca e verifica dei dati e della
redazione del Rapporto) hanno scelto di non pubblicare i dati relativi a città
che condividono il ruolo di capoluogo di Provincia, come è il nostro caso con
Andria e Trani.
Ne
ho avuto conferma da una telefonata intercorsa ancora in queste ore con il
coordinatore e responsabile di Ecosistema Urbano di Legambiente, Mirko
Laurenti.
Il
motivo, mi ha spiegato, è semplicemente tecnico, in quanto città capoluogo come
la nostra risulterebbero penalizzate laddove dati eccellenti fossero condivisi
con quelli di altre città capoluogo penalizzanti nella media ponderata dei dati
totali.
In
sostanza si verificherebbe una eccessiva disomogeneità dei dati che
renderebbero la fotografia del risultato non attinente alla singola città ma
all’insieme, con la disomogeneità che ne conseguirebbe.
Ho
rilanciato l’invito di tenere in considerazione, per il futuro, la città di
Barletta a sé stante, e nel caso, ciascuna delle tre città capoluogo,
scegliendo criteri specifici come il numero di abitanti. Così come ho comunque
chiesto di dettagliare il criterio fino ad ora adottato, obbiettivamente non
chiaro, sul loro sito e nelle loro comunicazioni.
Ad
ogni buon conto vorrei sottolineare che i dati ambientali non sono un
“mistero”. Mi spiace leggere ancora che Lei fa eccezione solo per la raccolta
differenziata, di cui in effetti esiste un link specifico e sempre aggiornato
sul sito comunale, e i cui dati vengono mensilmente trasmessi alla Regione per
la fruibilità degli stessi nell’apposito sito settoriale.
Il
sito del Comune di Barletta è dotato anche di altri elementi, per legge
(Decreto Legislativo 14 marzo 2013, n. 33 - Riordino della disciplina
riguardante gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di
informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni - pubblicato in Gazzetta
Ufficiale n. 80 in data 05 aprile 2013 - in vigore dal 20 aprile 2013)
nell’apposita sezione dell’“Amministrazione Trasparente”, fruibile a chiunque
voglia scaricare informazioni. Forse l’aggiornamento non sarà costante e molti
dati specifici dovranno essere ancora inseriti, anche se la Bussola della
Trasparenza verifica automaticamente, in tempo reale il rispetto ai nuovi
adempimenti definiti nel Decreto legislativo n. 33/2013 sui siti web delle PA
ponendoci tra i Comuni di questa Provincia che soddisfano al 100% gli
indicatori di valutazione per consultare le informazioni ed i servizi delle
Pubbliche Amministrazioni.
In questa direzione intendiamo andare avanti contando
sul contributo di chiunque abbia a cuore la più ampia e consapevole partecipazione>>.
La risposta del dirigente, risalente a febbraio 2015, ritenuta troppo "burocratica" e mai consegnatami è invece scaricabile qui:
Buona lettura.
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