lunedì 2 maggio 2016

Il BILANCIOCOMUNALE, spiegato bene. #1 La gestione dei rifiuti e i passi verso la Strategia Rifiuti zero

Sabato scorso, da mattina fino a notte fonda, si è svolto un consiglio comunale importante, il più importante, quello sul Bilancio di previsione 2016.
All’attenzione di noi consiglieri comunali è arrivata una proposta, il Bilancio predisposto e approvato dalla Giunta comunale, che è stata dopo lunga discussione accolta ed approvata ma - va detto - anche migliorata grazie all’apporto di mozioni, emendamenti e atti di indirizzo di tanti consiglieri e forze politiche.

Vorrei che ai cittadini arrivasse qualche notizia sui contenuti di quel consiglio e così proverò, in ordine sparso, a dare qualche informazione.
Sarò disordinata e incompleta, ma proverò a  sintetizzare alcuni degli elementi chiave.

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#1 La gestione dei rifiuti e i passi verso la Strategia Rifiuti Zero.

Il Comune di Barletta, sia per espressa volontà dell’Amministrazione (che l’ha inserito tra gli obiettivi del suo mandato elettorale) che per ribadita volontà della cittadinanza (la recente iniziativa della proposta di delibera di iniziativa popolare aveva esattamente questo tema), ha intrapreso e intende perseguire, pur con tanti limiti e difficoltà, quel percorso definito “Strategia Rifiuti Zero” che impegna con dieci precisi passi a ridurre il più possibile la quantità di rifiuti da smaltire in discarica e promuovere riuso e recupero dei materiali.

Dei dieci punti in questione (1.separazione alla fonte, 2.raccolta porta a porta, 3.compostaggio, 4.riciclaggio, 5.riduzione dei rifiuti, 6.riuso e riparazione, 7. tariffazione puntuale, 8. recupero dei rifiuti, 9. centro di ricerca e riprogettazione, 10. azzeramento rifiuti), alcuni l’Amministrazione li ha già tradotti in realtà e ne sta già ampiamente verificando gli effetti positivi. Basti leggere questi dati:

[Punti 1 e 2 e 5 della Strategia]
-          Con il passaggio dalla raccolta di prossimità (quello precedente) al metodo “porta a porta” (le annualità di riferimento sono 2013/2015), il Comune di Barletta ha raccolto 7200 tonnellate di rifiuti in meno all’anno: si può affermare che la diffusione del sistema di raccolta domiciliare ha concorso ad una riduzione dei conferimenti impropri del 16%.

-          Il risultato di raccolta differenziata a regime si attesta al 71,5% (secondo il Rapporto Rifiuti 2014 dell’ISPRA solo l’1% dei comuni italiani con n° di abitanti compreso fra 50.000 e 100.000 riesce a superare il 70% di raccolta differenziata. Barletta è in quell’1%). Insomma, silenziosamente e pur con tanti guai, siamo in questo ambito una minoranza virtuosa tra i comuni italiani.

-          Rispetto a quando era in vigore il sistema di raccolta di prossimità, con l’introduzione del “porta a porta” nel 2015 Barletta ha conferito in discarica circa 25.200 tonnellate di rifiuti indifferenziati in meno, mentre i rifiuti differenziati (e valorizzabili), con l’introduzione del porta a porta, sono aumentati di circa 18000 tonnellate. Insomma, stiamo provando a non aggravare le condizioni del nostro ambiente e a ragionare come l’Europa ci chiede di fare per salvaguardare il territorio, la nostra salute e il nostro destino di abitanti della terra.

-          Conferendo molti meno rifiuti indifferenziati in discarica, abbiamo ottenuto un risparmio di circa 3,4 milioni di € annui per gli oneri di smaltimento che, sommati ai 500.000 € risparmiati sulla cosiddetta “ecotassa” regionale che prevede range e limiti oltre i quali le città sono chiamate a pagare e pagare caro, vedono Barletta risparmiare in totale 4 milioni di euro.

Tutto questo ha inciso e incide sul Bilancio comunale, nella determinazione delle tariffe TARI (della manovra fiscale vi parlerò nelle prossime puntate) e in generale sulle attività che l’Amministrazione mette in campo attraverso la sua Azienda, la Barsa.

A proposito di costi e risparmi, a Barletta  (fonte: E-Green Book) il costo dei rifiuti è pari a 160 € per abitante,  a fronte di una media nazionale di 212,11 €, o se ci riferiamo ai costi per chilogrammo di rifiuto prodotto, a Barletta il rifiuto costa 0,33 per Kg, a fronte di una media nazionale di 0,42 per Kg.

Naturalmente tra gli obiettivi futuri compaiono l’impegno a mantenere i risultati raggiunti, a lavorare sulla qualità delle frazioni valorizzabili (plastica e tetrapak) attualmente conferite con troppe impurità e sottoposte necessariamente ad attività di selezione e pulizia per renderle valorizzabili (attività che pesano, al Comune, in termini di costi), aprire centri di raccolta, potenziare le azioni di sensibilizzazione ed educazione della cittadinanza al corretto conferimento, promuovere il riuso.

Dicevo di come la proposta di Bilancio della Giunta sia stata migliorata. Infatti, ad impegnare l’Amministrazione a compiere altri passi verso “rifiuti zero”, sono giunti alcuni emendamenti e mozioni :

-          Abbiamo votato un atto di indirizzo che va verso il punto 7 della strategia, la tariffazione puntuale.
Ecco ciò che letteralmente abbiamo approvato: “Il Consiglio comunale impegna l’Amministrazione a promuovere e programmare nell’anno in corso con la società BARSA, che gestisce in house la raccolta differenziata dei rifiuti, una revisione del servizio con l’avvio dei forme sperimentali di “tariffazione puntuale” in modo che i relativi costi non incidano sulla TARI che, per legge, deve essere totalmente coperta dalle tariffe applicate alle utenze.”

-          Un altro indirizzo politico votato  riguardava il punto 8 della strategia rifiuti zero (“realizzazione di un impianto di recupero e selezione dei rifiuti, in modo da recuperare altri materiali riciclabili sfuggiti alla RD”). Il Consiglio ha votato un indirizzo “per la realizzazione di un impianto di selezione interno da inserirsi nel redigendo Piano di Investimento della BARSA: la selezione è una funzione fondamentale nel processo di riciclo, perché aumenta la produzione di rifiuti omogenei, ne aumenta il loro valore economico e riduce il conferimento in discarica con i relativi costi, a beneficio sia dell’ambiente che delle tasche dei contribuenti” (testualmente, la mozione votata).


[...to be continued...]

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