sabato 28 febbraio 2015

Sulla nomina ad assessore di Gino Damato. E sulla macchina del fango.

Ho girato alla stampa questa mia nota.

Eccola sulla Gazzetta del Mezzogiorno (ed. Nordbarese):

https://drive.google.com/file/d/0B4qZbh3j6Gp_c2k5TWVCRi1lQUk/view?usp=sharing

Il Quotidiano Italiano:


Avrei preferito astenermi dal commentare la nomina di Gino Damato chiamato da Cascella a far parte della squadra assessorile. Ma ho deciso di scrivere perché sto leggendo di tutto e mi fa male. Ho provato a non reagire, ma non ce la faccio. Sto ricevendo da ore schizzi di fango sulla mia faccia, sul mio nome e soprattutto sul cognome, quel che mi resta di mio padre.  Non lo sopporto. Non sopporto quando si offende l’onorabilità delle persone. Non sopporto la violenza gratuita, l’acredine, la vigliaccheria, la superficialità.

Io sono una persona per bene. Mi impegno come una forsennata per fare e fare bene, ancor di più da quando mi è stata consegnata la responsabilità di rappresentare i miei concittadini.

Nella competizione elettorale del 2013 sono stata candidata ed eletta nelle liste del Partito Democratico. Io sola e i miei compagni più cari ricordiamo con quanta difficoltà abbiamo affrontato quella campagna elettorale. Quella campagna in cui son dovuta andare “strada per strada, casa per casa” cento volte più veloce degli altri. Perché giovane, senza apparati alle spalle, donna e senza denaro da gettar via. In quella occasione, come in passato, Partito Democratico e Buona Politica hanno schierato liste in competizione tra loro che hanno concorso in via complementare all'elezione del sindaco ed alla vittoria del centrosinistra. C'è di più: Gino Damato della Buona Politica oggi chiamato a sostituire l'assessore Dipalo è stato candidato in quella lista così come io sono stata candidata nelle liste del PD. Per dirla in altri termini, eravamo avversari e competitor. Pur parenti, abbiamo e seguiamo da anni percorsi politici differenti ed indipendenti sebbene all'interno della stessa coalizione. 
Io milito dal 2007, anno della sua fondazione, nel Partito Democratico. Il mio percorso politico mai si è incrociato con quello di mio zio. Siamo entrambi persone di sinistra, sì, ma su binari paralleli e indipendenti.  Io ero e resto un consigliere comunale eletto e che sa che significhi guadagnarsi con il proprio sudore credibilità, consenso, rispetto.

Provo davvero tanto sconforto per l’alone torbido che si sta gettando sulla mia persona. Sto male perché non mi si rivolge un’accusa, non c’è una domanda a cui rispondere, mi si ricopre solo di fango, cancellando dalla memoria di tutti tutte le cose fatte, le decine e decine di questioni riguardanti la città su cui con fatica sto lavorando, le lotte fatte negli anni e i tentativi di cambiare metodo, atteggiamento e far ricredere le persone sull’efficacia e l’utilità di una politica che parla, rendiconta, ascolta, riga dritto. Chiedo di essere giudicata per il mio operato in consiglio, per quello che faccio e come lo faccio.

Ho scelto di impegnarmi in politica in profonda coscienza, con tanta speranza, energia, curiosità, passione profonda. Mi sto sforzando tantissimo, sto trascurando consapevolmente tutto ciò che riguarda me stessa e la mia vita personale e dedico le intere mie giornate a questo impegno, provando a comportarmi in qualunque occasione con estremo rigore e rettitudine e con tanta onestà intellettuale. Provo ad essere sempre presente, a parlare, ascoltare, rendicontare, studiare, proporre, votare, condividere. Provo ad essere rigorosa e intransigente anche con quelli della mia parte politica. Sta imparando a conoscermi bene il Sindaco Cascella e tutti i cittadini che seguono le vicende amministrative sanno quanto io sia critica e pungente anche verso la mia maggioranza, quando è opportuno. Non mi defilo mai. Mi sono sempre assunta responsabilità non da poco, anche quando altri sfuggivano. Mi impegno al massimo sperando che le mie tante azioni possano essere utili a migliorare la città che amo e la vita delle persone. E’ l’unico modo che conosco. Mi conforta solo sapere che qualcosa di quel che faccio può essere utile a migliorare le cose.

Rispetto al codice etico sottoscritto dalla coalizione e tirato in ballo in queste ore penso che non ci sia migliore interprete delle regole e dei principi della legalità del sindaco Pasquale Cascella che in più occasioni ha dato prova del suo rigore e della sua moralità. Rispetto alla nomina di Gino Damato assessore ribadisco dunque che la sostituzione dell'assessore Dipalo ha riguardato in particolare i rapporti tra il sindaco Cascella e una delle forze politiche che compongono la coalizione che in piena autonomia hanno condiviso la scelta.

Ringrazio tutti coloro che hanno inteso rivolgermi aspre critiche e offese personali, perché mi danno la possibilità di dimostrare ancor di più la mia correttezza morale e politica. Sfido chiunque a comprovare miei comportamenti che possano dar luogo a dubbi o sospetti di alcun genere. Grazie a chi mi critica, anche tra i corridoi della politica, sarò da oggi in poi ancor più motivata nel proseguire la mia azione di informazione e comunicazione rispetto all'attività politica che promuovo da tempo prima come attivista del PD e da due anni come consigliera comunale. Intendo sottopormi tutti i giorni al giudizio di chi osserva e critica la politica. A tal proposito vi invito a consultare il mio blog dove con costanza mi impegno a documentare l'attività amministrativa e politica che svolgo.

Scriveva Blaga Dimitrova nel 1974: “Nessuna paura che mi calpestino. Calpestata, l’erba, diventa un sentiero.” Di me è già stato fatto un sentiero. Vi prego, continuiamo a camminarci su insieme, io muovendo passi onesti, voi giudicandomi con onestà.


Nessun commento:

Posta un commento