martedì 21 aprile 2015

Casa di Riposo e alcuni atti "sospesi". A che punto siamo?

La situazione della casa di riposo continua a starmi a cuore.
E' una situazione ancora molto critica, come dicevo qui e qui e che, nonostante alcuni recenti sforzi, sembra non potersi ancora risolvere.
Tempi elefantiaci per ogni cosa, atti, risposte, risoluzioni.
Riguardo due specifiche questioni connesse all'ASP, stamane ho protocollato questa nota al Sindaco.

Vi aggiorno non appena mi giungono risposte.

Prot. 20647 
Al Sindaco


OGGETTO: Atti amministrativi riguardanti la Casa di Riposo A.S.P. Regina Margherita

Ill.mo Sindaco,
sono a scriverLe in qualità di consigliere comunale per avere notizie riguardo alcuni atti amministrativi utili a regolarizzare, formalizzare, risolvere, lenire alcune perduranti problematiche connesse alla sussistenza dell’ASP Regina Margherita, la casa di riposo dei nostri anziani.
Le scrivo per domandarLe:
-          a che punto sia la redazione della proposta di deliberazione consiliare riguardante la donazione modale dal Comune di Barletta in favore dell’ASP (come da atto di indirizzo espresso con delibera di Giunta comunale n°277 del 12.12.2014) necessaria ad evitare lo scioglimento della stessa e fondamentale ai fini dell’attribuzione del finanziamento regionale “EcoMnesis GeriaPoli” per la costruzione della nuova ala della Casa di riposo e la ristrutturazione dell’immobile esistente. La delibera di Giunta che cito, approvata quattro mesi orsono, risultava infatti solo “propedeutica” all’atto consiliare che di fatto autorizzerebbe la donazione modale. Mi risulta che la stessa proposta di deliberazione consiliare sia stata depositata dal Settore Servizi Sociali presso l’Ufficio della Presidenza del Consiglio poco dopo l’approvazione della del. g.c. 277, ma ritirata dopo qualche giorno e mai nuovamente depositata ai fini della calendarizzazione in Consiglio dopo opportuna analisi delle Commissioni consiliari competenti;

-          a che punto sia l’iter per l’accertamento e l’eventuale riconoscimento del “possibile debito fuori bilancio” connesso all’ospitalità presso l’ASP di un nucleo di 3 persone (Dxxxx/Oxxxx) dal Maggio 2012 (e protrattasi oltre il termine previsto) a seguito dell’esecuzione di sgombero coattivo e quali siano le intenzioni di questa amministrazione in merito alla gestione delle problematiche abitative di tale nucleo familiare. Le inviavo una nota a tal proposito in data 25 Febbraio 2014 e nell’anno stesso in numerose occasioni (comprese alcune sedute ufficiali delle Commissioni consiliari I - “Affari finanziari” e VI “Affari socio-sanitari”) in qualità di consigliere comunale ho provato a raccogliere informazioni in merito alla questione. Le ultime notizie da me raccolte, mesi orsono, dai Dirigenti del Settore Affari finanziari e Affari sociali, riguardano solo l’iter del riconoscimento di quello che è stato formalmente inserito nell’elenco dei “possibili debiti fuori bilancio”, fermo alla fase della “verifica di congruità”. Le chiedo dunque: si è verificata la congruità di questo debito? Cosa ostacola la formalizzazione dell’atto da sottoporre al Consiglio Comunale per l’eventuale riconoscimento del debito, atteso che già circa 6 milioni di euro di debiti verso altri enti, privati e società ci siamo ritrovati a saldare in questi quasi due anni di consigliatura? Mi trovo dunque a rinnovare la stessa preghiera rivoltaLe nella mia del 25.02.2014, ovvero “di conoscere i provvedimenti che questa pubblica amministrazione intende porre in essere in merito all’individuazione di una sistemazione del nucleo familiare e di una “regolarizzazione” dell’ospitalità offerta loro dall’ASP dal 07.06.2012 fino ad oggi e sono a pregarLa di annoverare questa questione tra le più urgenti, considerati i lunghi tempi di silenzio e inerzia intercorsi e le responsabilità che finora l’ASP ha dovuto assumersi su una questione che non attiene cittadini anziani (ai quali i servizi offerti dall’ASP sono prioritariamente rivolti) ma cittadini il cui status dovrebbe comportare la “presa in carico” da parte degli uffici dei Servizi Sociali” e costituisce, aggiungo, questione di cui la nostra Amministrazione - e non già l’Azienda presso cui incidentalmente risiedono i tre concittadini - dovrebbe preoccuparsi.

Entrambe le questioni sottoposte costituiscono solo una piccola parte delle inerzie che, unite a numerose altre oggettive problematiche e a responsabilità certamente distribuite nel tempo e su tanti (tutti oserei dire), impediscono alla casa di riposo di mantenersi come struttura atta a fornire accoglienza e ristoro ai nostri anziani e la pongono, ancora oggi, in condizioni di serissima difficoltà per la ordinaria sussistenza.

Aggiungo che, alla luce della imminente costruzione della nuova ala dell’ASP mediante il finanziamento succitato e che raddoppierà la disponibilità di posti disponibili, sia opportuno se non necessario cominciare a compiere una seria analisi della domanda e dell’offerta di servizi residenziali per anziani nel nostro territorio provinciale e avviare dei ragionamenti su come intendiamo programmare all’interno del bilancio comunale le risorse utili a garantire l’ospitalità dei nuovi possibili utenti presso l’erigenda struttura.

Personalmente considero il riconoscimento e la tutela di un presidio come la Casa di Riposo Regina Margherita, azienda pubblica, una priorità politica. Essa rappresenta, senza alcun dubbio, un presidio storico del sistema di assistenza e servizi sociali della città di Barletta. Quale debba essere il suo destino è tra le nostre maggiori responsabilità.

Confidando in un Suo certo e preciso riscontro riguardante le due specifiche questioni sottoposte,
porgo cordiali saluti.

Barletta, 21.04.2015
Il consigliere comunale
Giuliana Camilla Damato

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